STORIA DI UN NONNO CON NIPOTINI IN DIFFICOLTA'
Mio figlio, già adulto, aveva il problema dell'alcool. Non mi ero accorto di quanto fosse inguaiato perché era stato fuori di casa a lungo per lavoro. Quando tornò potei rendermi conto di quanto il bere lo avesse devastato. Mi sentii rovinato! Il ragazzo che conoscevo era scomparso, e al suo posto c'era un estraneo avvilito e collerico.
La mia desolazione giunse al massimo quando andai a trovare i miei due nipotini.
Erano in una situazione estremamente critica, perché beveva anche la loro mamma. Sull'aereo che mi riportava a casa, nonostante la mia età, io piansi.
La preoccupazione per i nipotini si trasformò in una angoscia che non mi faceva dormire la notte.
Quando potevo tornavo da loro per cucinare un pasto decente, portare la nipotina al parco, o aiutare l'altro a fare i compiti. Mia moglie lavava i vestiti, riordinava e puliva la casa, e portava via le immondizie che si erano accumulate. Il ritorno a casa era sempre doloroso.
"Levati di mezzo", mi ripeteva sempre mio figlio, e il cielo sa quanto desideravo che questo fosse possibile. Pensavamo che non ci fosse risposta per nessuno dei nostri problemi finché non trovai Al-Anon.
In Al-Anon cominciai a capire che la mia era un tipo di sollecitudine che non stava aiutando me o mia moglie, né tanto meno mio figlio e la sua famiglia.
Un po’ alla volta, con distacco mi separai dalla malattia di mio figlio e di mia nuora, senza privarli del mio affetto
Distacco non era disinteresse.
Per me, io continuo a frequentare Al-Anon. Mia nuora continua a bere, e spesso, dopo una visita dei miei nipoti, mi sento sommergere da un'ondata di emozione. Sento dolore, sapendo a che cosa vanno incontro tornando a casa. La differenza, oggi, è che ho Al-Anon; trovo aiuto nel decidere che cosa posso fare e non sono più disperato come prima.
Li sostengo come posso: ho messo in banca una somma di denaro per la loro istruzione. Scrivo e telefono regolarmente per dimostrare loro che le amo incondizionatamente e che su di me possono contare. Cerco, tuttavia, di non farmi coinvolgere dalle loro situazioni quotidiane.
Ora mio figlio è sobrio e loro sono andati a qualche riunione di Alateen, da cui traggono aiuto.
Mio figlio ha la saggezza di dirmi di non tornare alle mie vecchie abitudini e di lasciare che i figli scoprano la loro realtà ed imparino come crescere in essa.
Gli amici del mio gruppo Al-Anon mi aiutano a ricordare che devo mettere in pratica questo distacco con amore che significava rispetto per l'altro.
Con distacco, non m'intrometto più nella situazione della sua famiglia, e non interferisco quando mio figlio lotta per il proprio recupero. E funziona: senza di me vede gli effetti dell'alcol nella sua famiglia e continua a frequentare Alcolisti Anonimi.